Affrontare la vita da soli

A differenza delle famiglie, le persone che vivono da sole sono raramente oggetto di studio, anche se secondo l'Ufficio federale di statistica il 17% della popolazione totale vive da solo. Il rischio di difficoltà finanziarie è maggiore per le persone che vivono da sole. Questo perché non c'è un secondo reddito che possa sopperire a una temporanea mancanza di risorse finanziarie. Anche la signora von Bergen* ha dovuto impararlo dolorosamente. Ha quasi quarant'anni, è divorziata e ha perso il lavoro a causa di una riorganizzazione. Purtroppo si è anche ammalata e non ha potuto lavorare per otto settimane. È rimasta scioccata nel constatare che solo 30 giorni di queste erano coperti dall'indennità giornaliera di malattia. Ciò significa che per il resto del tempo non ha alcun reddito. Poiché aveva solo un lavoro part-time, il suo sussidio di disoccupazione era di conseguenza basso. Si è ricordata di aver letto di «Dono del cuore» e di essersi rivolta ad essa nel momento del bisogno.

Dopo aver ricevuto la richiesta, il consulente del «Dono del cuore» ha chiamato la signora von Bergen per farsi un'idea più precisa. «Mi manca avere qualcuno con cui parlare, soprattutto in situazioni così stressanti», ha detto la signora von Bergen con un po' di tristezza. Poi ha raccontato al consulente ciò che aveva vissuto negli ultimi mesi. Questo le ha dato la possibilità di sfogare le sue preoccupazioni, il che le ha fatto bene. Poiché la situazione di emergenza era chiaramente riconoscibile dai documenti e dalle descrizioni, «Dono del cuore» ha potuto promettere alla signora von Bergen un sostegno finanziario. La signora fu felice di ricevere i buoni spesa, che trovò nella cassetta delle lettere poco tempo dopo. Questo alleggerì un po' le sue preoccupazioni, mentre continuava a fare tutto il possibile per trovare un lavoro il prima possibile.