Una giovane donna subisce mobbing da parte del fratello. Con l’aiuto di Dono del cuore trova modi per proteggersi e guardare al futuro con fiducia, nonostante la situazione difficile.

A differenza del mobbing sul lavoro, a scuola o in Internet, il bullismo tra fratelli è un argomento solitamente tabù nella società: il «Dono del cuore» ha aiutato una giovane donna a riconoscere e ad affrontare fattivamente il bullismo tra fratelli.

Il mobbing non è un fenomeno esclusivo del posto di lavoro e di Internet, ma capita anche tra fratelli, e nelle famiglie con più di tre figli non è inconsueto. In società tuttavia non se ne parla quasi, forse anche perché i litigi tra i figli fanno parte della quotidianità della vita familiare. Se però le vessazioni si ripetono in continuazione e si protraggono per molto tempo, bisogna prestarvi attenzione perché guardare dall’altra parte e tollerarle è nocivo quanto il bullismo stesso. Le intimidazioni, l’umiliazione e il disprezzo reiterati della vittima sono la forma più comune di bullismo e chi vi è esposto per molto tempo può, nel lungo termine, tendere all’isolamento e sviluppare depressione, ansia e comportamenti antisociali.

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Mobbing? Non mi sarebbe mai venuto in mente!

Quando la diciottenne chiama il «Dono del cuore» è completamente sconvolta. Inizia subito a raccontare. Sta facendo l’apprendistato e vive ancora a casa, come suo fratello maggiore. Tre settimane prima ha scoperto di essere incinta. È stato uno shock perché non ha una relazione stabile, ma per fortuna può contare sul sostegno dei suoi genitori. Dice: «Pian piano comincio a essere felice dell’arrivo del mio bambino» anche se sono ancora molte le questioni in sospeso. E improvvisamente inizia a piangere. Alla domanda della consulente, la giovane donna risponde che suo fratello la umilia e la maltratta da anni. La accusa di essere la cocca di casa. «Da quando ha saputo della gravidanza, a ogni occasione mi dice che non sarò una buona madre e che sarebbe meglio che abortissi». Ma questa possibilità per lei è fuori discussione. Alla domanda sul bullismo dei fratelli, la giovane donna reagisce con stupore: «Cosa? Mobbing? Non mi sarebbe mai venuto in mente!» In un certo senso sembra sollevata. Il mobbing spiegherebbe i suoi frequenti mal di testa e mal di pancia, segnali del suo disagio psicologico ed emotivo.

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Il «Dono del cuore» l’ha aiutata a trovare una soluzione attuabile

Dopo essersi informata meglio sul mobbing, la giovane chiama di nuovo il «Dono del cuore». La consulente si prende con piacere il tempo necessario. Dopo varie conversazioni telefoniche, la diciottenne ha un’idea più chiara di quello che vuole e sa dove può ricevere un sostegno mirato. È fiduciosa di poter conciliare formazione e gravidanza, anche se non sarà facile, ma per prima cosa vuole trasferirsi temporaneamente da un’amica per prendere un po’ di distanza dal fratello. Vuole affrontare il mobbing con l’aiuto di una psicoterapeuta, afferma con fiducia, e conclude la conversazione dicendo alla consulente: «Mi ha fatto così bene che lei fosse semplicemente presente per me e mi abbia preso sul serio. Grazie davvero di cuore!»

Informazioni e link utili
 


Un ragazzo con un salvadanaio tra le braccia è davanti a uno sfondo rosa scuro

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