Il bambino come test di stress per la relazione

In una relazione ci sono sempre momenti di crisi. Il fatto che il periodo successivo al parto possa diventare tale è spesso sottovalutato. Anche i coniugi Burkhalter* hanno dovuto sperimentare dolorosamente questa situazione. Dopo lunghi anni di attesa e di terapia ormonale, era finalmente arrivato il momento: potevano stringere tra le braccia la loro figlia ed erano felicissimi. Ma i sentimenti di felicità hanno presto lasciato il posto alla sopraffazione. «Tutto ruota intorno a Elina*. Quando dico qualcosa, mia moglie reagisce infastidita o si mette a piangere. La sera, quando torno a casa, mi affida la piccola tra le braccia senza dire una parola e sparisce in camera da letto», così il signor Burkhalter descrive la situazione di grande stress al consulente di «Dono del cuore». «Non si può andare avanti così», dice scoraggiato.

Per non mettere a repentaglio la relazione, è importante prendersi del tempo per l'altro di tanto in tanto. Perché quando i genitori si prendono cura di se stessi, hanno anche più energia per prendersi cura della prole. Ma è più facile a dirsi che a farsi, soprattutto quando il budget è limitato. Dopo aver ascoltato attentamente il signor Burkhalter, la consulente lo informa sui servizi di assistenza nella sua regione. Audibilmente sollevato, si congeda per discutere di tutto con la moglie. Dopo un po' di tempo, scrive un'e-mail dicendo che hanno trovato una assistente domestica e hanno in previsione una babysitter. «Speriamo che questo ci dia un po' di spazio per superare il momento più stressante», scrive il signor Burkhalter. Allo stesso tempo, chiede un sostegno finanziario perché devono tirare avanti solo con il suo piccolo reddito.

Dopo aver verificato le condizioni, il consulente è in grado di promettergli un contributo temporaneo alle spese. La coppia è molto felice. Dopo qualche mese, una cartolina con una foto della coppia in gita svolazza sulla scrivania del consulente del «Dono del cuore»: «Grazie ancora per il vostro sostegno! Stiamo migliorando».