Una diagnosi scioccante

Consulenza il dono del cuore | malattia cronica | 6 dicembre 2019

La diagnosi di una malattia cronica è un'esperienza profonda che scuote i cardini della vita stessa, stravolgendo corpo, psiche e relazioni sociali. Niente è più come prima. Anche la famiglia Hegetschweiler* ne ha fatto la dolorosa esperienza, ma grazie al «dono del cuore» ha potuto trascorrere insieme qualche giorno di riposo e recuperare le forze per andare avanti.

A livello psichico, una malattia cronica è un pesante fardello per la persona che ne è affetta e dopo la diagnosi molti entrano in grave crisi. Sorgono tante domande e paure e...

Seduta sul divano, la signora Hegetschweiler guarda la sua bambina giocare: «Sei mesi fa il nostro mondo era ancora integro», ricorda con nostalgia. Quando il marito tornava a casa la sera, spesso si prendeva cura della piccola. Ma dalla diagnosi tutto è cambiato. Mentre prima pensavano che i disturbi sarebbero diminuiti, ora la realtà di una malattia incurabile li ha investiti con tutta la sua forza. Le preoccupazioni e le paure per il futuro spesso non li lasciano dormire e anche la piccola reagisce sempre più spesso al clima di tensione che si respira in casa.

«Questa diagnosi mi fa impazzire!» esclama improvvisamente il signor Hegetschweiler una sera a cena. «Se solo fossi già al Kurhaus!» Dato il rapido peggioramento dei disturbi, è stato programmato un intervento chirurgico cui seguirà una cura di convalescenza. «Farebbe bene anche a noi» risponde sua moglie con tristezza. «Venite anche voi qualche giorno!» replica lui allegramente. «Sarebbe bello, ma sai bene che non possiamo permettercelo», dice lei rassegnata. E la questione si chiude lì. Più tardi però, a letto insonne, le viene in mente un’amica che qualche tempo prima aveva ricevuto il sostegno del «Dono del cuore». «E se aiutassero anche noi?», si chiede la signora Hegetschweiler. Decide di chiamare il «Dono del cuore» il giorno dopo e finalmente si addormenta.

«Questa diagnosi ci ha fatto mancare la terra sotto i piedi» racconta la signora Hegetschweiler il giorno dopo alla consulente del «Dono del cuore». La nuova situazione erode le forze anche dal punto di vista psicologico. «Ci sono ancora molte cose da decidere riguardo al trattamento», dice. «Anche alla bambina farebbe bene poter trascorrere di nuovo qualche ora spensierata.» Con la consulente, vengono appurate quali opzioni sono disponibili per i parenti nel Kurhaus e a quanto ammonterebbero i costi aggiuntivi per due giorni, e nel contempo vengono esaminate le possibilità finanziarie della famiglia. L’importo che rimarrebbe scoperto rientra in un range realistico per il «dono del cuore» e la consulente può dare il nulla osta alla signora Hegetschweiler. La famiglia ne è felicissima. Qualche tempo dopo, nella cassetta delle lettere del «Dono del cuore» spunta una lettera con un caloroso ringraziamento: la breve pausa rigenerativa ha fatto molto bene a tutta la famiglia e ha ridato loro le forze per affrontare le prossime difficoltà con rinnovata fiducia.

^{* Nome modificato}

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